I risultati elettorali in Grecia sono stati commentati positivamente da tutta la stampa internazionale, con poche eccezioni come La Repubblica in Italia, a cui evidentemente non è piaciuta la vittoria di Mitsotakis arrivando al punto di considerare il nuovo governo con un futuro incerto e dimenticando la politica catastrofica di Syriza negli anni del suo governo. 

A questo punto dovrei personalmente di chiedere scusa al giornale poiché non ha potuto convincere i nove milioni di ellettori ellenici a votare per Tsipras e la sua vecchia Lista Tsipras, anziché Nea Dimokratia e Kiriakos Mitsotakis 

Mi spiace dover sottolineare il fatto che, nelle sue pagine fell’ultima settimana, non abbia scritto nulla di buono sulla Grecia sopo perchè era in vantaggio il centrodestra. Esprimo tutto il mio rammarico personale portando nella mia mente gli anni che ho vissuto personalmente con la nascita di Repubblica di Eugenio Scalfari, perché sono stato corrispondente di diversi giornali italiani come la Stampa e il Corriere dello Sport, recandomi spesso a Roma nella sede di Piazza Indipendenza. 

Poi sono passati gli anni e la concorrenza con il Corriere della Sera ha cambiato la sua immagine, trasformandolo in voce fanatica anche verso l mio paese a causa della nascita di un partito di sinistra chiamato Syriza. Peccato. 

Per fortuna ci sono altri giornali in Italia che rispettano le politiche di tutti i paesi e lasciano da parte i personalismi o addirittura i favoreggiamenti per qualche altro paese, come la Turchia.

Da giornalista vorrei ricordare che i miei 40 anni sono stati eccezionali in tutto il mondo. I miei studi a Roma e gli anni al Parlamento Europeo mi hanno dato l’occasione di fare nuove amicizie, diventando anche vicepresidente della Commissione cultura, educazione, mezzi di comunicazione, multilinguismo. So pertanto molto bene cosa significa libertà di stampa. 

Così adesso mi permetto scrivere queste righe piene di rammarico perché considero l’Italia una mia seconda patria.

Manolis Mavrommatis

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