“Sei un diplomatico e non credo che nel protocollo c’è scritto da qualche parte che puoi interrompere”. Ha risposto così il Ministero degli Esteri greco Nikos Dendias all’ambasciatore turco in Norvegia Fazlı Çorman in occasione della conferenza su “Attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare: l’Egeo e l’UE – Il Mediterraneo come caso di studio”.

L’incidente è avvenuto durante la relazione del ministro ellenico, che ha messo l’accento sul fatto che la Grecia considera la regione del Mediterraneo orientale un’area di stabilità e prosperità, dove tutti i paesi e tutti i popoli dovrebbero poter godere di pace e sicurezza. Ma ha poi aggiunto che il memorandum turco-libico è illegale osservando che “la demarcazione, secondo l’accordo UNCLOS, avviene solo tra Stati con coste opposte o vicine, Turchia e Libia non sono stati con coste opposte o vicine. Non hanno confini comuni. Le disposizioni del Memorandum illegale privano le isole greche delle loro zone marittime”.

Ha anche aggiunto che la Turchia si rifiuta di aderire all’UNCLOS, poiché non riconosce che le isole hanno diritto a zone di mare: “Quando devi risolvere un problema, devi prima stabilire le regole – ha precisato Dendias – Se accettiamo che la regola del gioco è la Legge del Mare, allora le cose diventeranno molto facili per tutti. E se i problemi vengono risolti, allora le dinamiche sono enormi e le prospettive sono molto grandi”, aggiungendo che la Turchia è l’unico paese che minaccia un altro paese di guerra con il famoso casus belli.

A quel punto l’ambasciatore turco in Norvegia, presente alla conferenza, ha preso la parola affermando che il memorandum non era illegale ed è la Grecia che minaccia di estendere le sue acque territoriali a 12 miglia nautiche: “L’Egeo ha due facce. Uno è quello dell’Asia Minore, probabilmente dovresti ricordarlo dalla storia. Proprio come la Grecia ha isole, anche la Turchia ha isole e queste hanno un impatto. Non possiamo avere un dialogo solo sulla Convenzione. Ci sono altre basi. Possiamo parlare solo se sei davvero dell’umore giusto per risolvere i problemi. E non hai menzionato la questione della smilitarizzazione. Il Trattato di Losanna ti dice che non puoi avere un esercito.”

Dendias ha replicato: “Tu stesso hai detto che stai minacciando la guerra. La Carta delle Nazioni Unite afferma chiaramente che l’uso e la minaccia della violenza è proibito. Allora, cos’è esattamente il casus belli? Anche gli Stati Uniti che non hanno firmato la Convenzione dicono di firmare e risolvere le divergenze basate su di essa. Si tratta di un vero invito al dialogo o di una vera minaccia? Se la Turchia rimane nel 19° secolo con gli eserciti di Suleiman, questo non può continuare. Ma c’è la possibilità per la Turchia di cambiare atteggiamento e questo sarà a favore della società greca”.

@mondogreco

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