Rafforzare le già strette relazioni dei due Paesi in modo che possano affrontare insieme minacce e sfide comuni, ma anche una più stretta cooperazione a beneficio delle Forze Armate di ciascun Paese, così da creare il quadro per future collaborazioni.

Queste le parole del ministro dell difesa inglese, Ben Wallace, dopo la firma con l’omologo greco, Nikos Panagiotopoulos, della Dichiarazione di cooperazione alla difesa presso la base navale di Portsmouth, a bordo della nave da guerra ammiraglia della marina britannica Diamond D34. 

In questo modo Grecia e Inghilterra si legano in un settore nevralgico, con la possibilità di un addestramento militare congiunto assieme ad esercitazioni congiunte che potenziano la cooperazione per affrontare le minacce moderne, come la guerra ibrida e gli attacchi informatici.

Era dal 2004 che mancava una visita ufficiale di un Ministro della Difesa greco nel Regno Unito.

Wallace ha riconosciuto il supporto fornito dalla Grecia alle forze britanniche attraverso le strutture di Souda e Chania; inoltre per la prima volta è stata discussa l’importanza dello sviluppo della base di Alexandroupoli sia per l’Europa che per la NATO. Passaggio fondamentale è stato quello sul diritto del mare: infatti l’accordo siglato afferma esplicitamente che la Grecia e il Regno Unito si impegnano ad affrontare le minacce alla pace e alla sicurezza nel Mediterraneo e a rispettare il diritto internazionale e in particolare la Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare (UNCLOS). 

Proprio per questa ragione il ministro della Difesa britannico ha sostenuto che la tensione tra Grecia e Turchia può essere allentata solo attraverso la Nato. Secondo fonti diplomatiche ciò si potrà fare solo con un’iniziativa basata sulla clausola di solidarietà tra gli alleati del Trattato Nord Atlantico.

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