Caso mappa Bakhceli, il Dipartimento di Stato è con la Grecia. Secondo quanto osservato da un funzionario americano la posizione di Washingotn “su questo problema è chiara, la sovranità e l’integrità territoriale della Grecia non sono in discussione”.

Rispondendo a una domanda dei corrispondenti greci sul fatto che Washington sia preoccupata per il consolidamento di un clima nazionalista e revisionista nel paese vicino, il rappresentante del Dipartimento di Stato ha chiarito la postura degli Stati Uniti rispetto all’ennesima provocazione turca, aggungendo che i due alleati della NATO sono invitati a lavorare diplomaticamente per risolvere le loro divergenze e ad astenersi da retorica che potrebbero portare a un riaccendersi delle tensioni.

La mappa incriminata presentata dai Lupi Grigi comprendeva anche le isole greche nei confini turchi, avviando una serie di reazioni polemiche da parte di Atene, che giustamente ha chiesto conto al governo turco se fosse quella la posizione ufficiale e in tal caso a spiegarsi dinanzi alla comunità internazionale. 

Tra le altre cose gli Usa sono parte in causa per un’altra vicenda che riguarda la Turchia, i caccia F16. Infatti il presidente della commissione per le relazioni estere, il senatore Bob Menendez, ha elencato le condizioni in base alle quali potrebbe rimuovere le sue obiezioni alla vendita di caccia F-16 alla Turchia: ovvero l’ abbandono da parte di Ankara dei sistemi russi S-400 della Russia e l’interruzione delle sue strette relazioni con Mosca. Secondo il senatore gli Usa dovrebbero venere sistemi militari solo a coloro che ne condividono i valori, “non solo a scopo di lucro”.

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