Un aumento di quasi il 10% del salario minimo, da 663 a 713 euro. Lo ha annunciato alla vigilia di Pasqua il premier greco Kyriakos Mitsotakis, con un impatto sulle fasce sociali più disagiate. Secondo Mitsotakis la mossa consentirà ai nuovi dipendenti di affrontare l’aumento del costo della vita e di pianificare meglio la propria vita.

Il premier ha motivato la decisione con il buon andamento dell’economia greca, che mostra prospettive positive per il medio periodo. “Ora è il momento dei lavoratori – ha detto – E prima di tutto quelli a basso costo. Perché non ho mai immaginato un’economia con un vantaggio comparativo di bassi guadagni. Invece, mi sono impegnato in molti lavori ben pagati. E, in effetti, la disoccupazione sta già diminuendo rapidamente. In 33 mesi, 5 intere unità si sono ritirate, nonostante le successive crisi verificatesi”.

E ha aggiunto: “L’aumento immediato del salario minimo di 50 euro è una decisione di responsabilità e solidarietà. Viviamo in tempi difficili. E la mia preoccupazione principale è non interrompere la nostra coesione sociale. Ma anche per non minare, con mosse sbagliate, ciò che abbiamo ottenuto insieme finora. Ho fiducia nel potenziale della nostra economia. Ma, soprattutto, ho fiducia nei dipendenti greci. Crescita per tutti è stata la nostra promessa fin dall’inizio. E questo è l’obiettivo della nostra politica. Oggi stiamo compiendo un altro passo importante per raggiungerlo”.

(Foto: Mitsotakis twitter profile)

@mondogreco

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