“Una porta a due ante, che da un lato è crocevia che guarda al versante euromediterraneo e dall’altro è nuovo soggetto alla voce interconnessioni e reti trasportistiche. Per questa ragione l’Italia globale investe risorse e idee sui Paesi dell’Asia centrale che, nelle intenzioni del governo, mostrano un crescente appeal geopolitico, sia per le nuove opportunità di scambi commerciali sia perché legati alle intuizioni di Marco Polo”. 

Così l’analista Francesco De Palo, direttore di Mondogreco e firma del Giornale e Formiche.net, intervistato da Radio Inblu che osserva: “I 14 accordi siglati a Samarcanda e il Vertice Asia Centrale-Italia dimostrano che la strada imboccata dal governo è ritagliata sulla consapevolezza che le traiettorie e gli equilibri sono mutati rapidamente e non possono essere ‘subiti’ da paesi come l’Italia che hanno nelle corde ottime potenzialità alla voce export e geopolitica. I nuovi scenari del fronte sud e del multilateralismo, mescolati alle catene di approvvigionamento connesse alle reti trasportistiche e ai grandi progetti innovativi, come quello del Trans-Caspian Transport Corridor che collegherà l’Europa e l’Asia, sono nevralgici per il futuro. In questo senso l’Italia dimostra di essere in grado di saper osservare lo scacchiere internazionale nel suo complesso, e non limitandosi ad un singolo focus così come accadeva in passato. Ciò è conseguenza di un altro assunto: una buona politica estera si riverbera positivamente anche in quella interna, in quanto produce export, accordi, interlocuzioni e presenza costante nei tavoli decisionali”. 

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